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sabato 30 luglio 2011

nodini di maiale al gorgonzola

Ieri sera ho passato una serata semplice ma speciale.
A renderla speciale sono state tre donne che non posso ancora definire amiche perchè il nostro rapporto sta cambiando in questo momento, ma sono convinta che a breve lo diventeranno a pieno titolo.
Sono donne forti, che accettano le loro debolezze e che affrontano la vita con un sorriso e con determinazione. Mi piaciono le persone che non si piangono addosso. Le ammiro e voglio a tutti i costi imparare da loro.
Troppo spesso mi sono depressa per persone che facevano a gara a chi stava peggio. Certo, i periodi no capitano a tutti, ma a un "Ciao come va?" non puoi ogni giorno rispondere "Una merda".
No, le persone così negative non devono più far parte della mia vita. Altrimenti faccio la loro stessa fine.
Nei momenti bui voglio essere capace di vedere la luce in fondo al tunnel, non voglio ricercare gli anfratti più nascosti per sprofondare sempre più in basso.


4 nodini di maiale  tagliati sottili
un cucchiaio abbondante di gorgonzola al mascarpone (o semplicemente gorgonzola dolce)
mezzo bicchiere di birra
2 foflie di salvia
sale, pepe

Far cuocere i nodini in una pentola antiaderente con pochissimo burro (io non lo metto del tutto). 
A metà cottura aggiungere metà della birra, salare e terminare la cottura. Metteri e i nodini su un piatto di portata.
Nella stessa pentola aggiungere il cucchiaio di mascarpone, la restante birra e le due foglie di salvia spezzettate. Far sciogliere a fuoco basso finchè non si forma una cremina un po' densa.
Versare la crema sui nodini e servire.

Lo so. Non è un piatto propriamente estivo. Ma mi dovevo premiare in qualche modo per soffocare l'ansia di questi giorni ;).

venerdì 29 luglio 2011

barchette di peperoni con mousse al tonno

Stantotte il mio amore piccolo, quello a forma di gatto, ha avuto una disavventura.
Stavamo tutti e tre dormendo più o meno serenamente. A un certo punto lei comincia ad agitarsi tanto da svegliarsi. Il mio Orso premuroso accende la luce e la trova con un'unghia della zampetta anteriore incastrata nell'occhio. Non si è fatta niente. Ma dico io... ma come ci sei riuscita? Come è possibile? Eppure non sei un gattino di primo pelo, hai anche tu la tua bella età. 6 anni non sono pochi, anche se ti continuiamo a trattare come se fossi una cucciola.
Più ci ripenso e più la cosa mi fa sorridere, cerco di immaginarmi una situazione corrispettiva nel mondo umano: un dito incastrato nell'orecchio per esempio, o un dito incastrato nel naso.... Ahahaahahhahah.
 Ci sarebbe da prenderla in giro a vita!


2 peperoni (rossi o gialli)
2 scatolette piccole di tonno al naturale 
capperi (una decina circa)
olive (6 o 7)
1 confezione di crescenza (o altro formaggio morbido e cremoso)
olio
pepe verde in salamoia
qualche foglia di insalata

Lavte i peperoni, tagliarli a falde e metterli in forno a 200° per circa 15/20 minuti. Devono solo ammorbidirsi un po', ma rimanere croccanti.
Passare nel tritattuto il tonno ben sgocciolato, la crescenza i capperi e le olive.
Riempire le falde di peperone con la crema ottenuta. Aggiungere qualche grano di pepe verde (precedentemente sciacquato) e adagiare su un letto di insalata (possibilmente più fresco di quello che io avevo a disposizione... purtroppo il mio era quello delle bustine già pronte).
E' un antipasto classico, semplice, veloce e sfizioso. L'aggiunta del pepe verde secondo me lo rende un po' più di carattere e la crescenza dona una cremosità burrosa.

mercoledì 27 luglio 2011

torrette di melanzane con frittatine al pesto e sugo piccante al cumino

Non ho dormito tutta la notte per colpa di questi maledettissimi crampi.
Non sono crampi qualsiasi. Questi sono assassini.
Sono quelli che non ti contraggono un unico muscolo ma la gamba intera e se tiri da una parte te ne viene uno nuovo dalla parte che dovrebbe essere tirata nel senso opposto.
Un incubo che mi lascia il segno per una giornata intera perchè il ricordo del dolore rimane.
Banane dicono. Mangia banane che contengono potassio.
No. Le banane non mi aiutano... e nemmeno gli integratori a base di potassio.
Relax, un massaggio... una spa. Questo sì che aiuterbbe!














1 melanzana
1 uovo
latte
1 cucchiaino di pesto
1 piccola noce di burro
1o 2  pomodori da sugo
peperoncino
cumino
olio

Lavare e tagliare la melanzana in modo che escano dei dischi di circa 8 mm. Salare e lasciare riposare per far perdere l'acqua (io spesso salto questa fase per robei di tempo). Sciacquare e grigliare le fette di melanzana. Salare.
Preparare il sugo. Tagliare i pomodori a dadini e metterli in una padella con un po' di olio, uno spicchio d'aglio, un cucchiaino di cumino e il peperoncino.
Lasciare cuocere per 5/10 minuti a fiamma bassa.
Nel frattempo preparare una frittata con 1 uovo, un po' di latte, sale e un cucchiaino di pesto. Far cuocere brevemente in una padella antiaderente unta con poco burro.
La frittata deve risultare sottile e il più possibile uniforme. Con l'aiuto di un bicchiere ricavare dei dischi più o meno della dimensione delle fette di melanzana.
Non rimane che montare il tutto.
In un piatto mettere una fetta di melanzana grigliata, un disco di frittata, di nuovo una melanzana e di nuovo un disco di frittata fino a formare delle torrette. L'ultimo piano della torretta deve essere una melanzana. Versarvi sopra il sugo al cumino. Aggiungere poco olio crudo. Servire calde.

Mi piaciono tantissimo. Secondo me l'uovo è il principe azzurro della melanzana
e pomodoro è il suo amante. Il cumino aggiunge personalità. Assieme stanno in modo perfetto.

martedì 26 luglio 2011

biscotti alle mandorle

E' ufficiale. Sto ingrassamdo.
A fine luglio nella mia famiglia ci sono troppe ricorrenze.
E il mio cuore è già in vacanza per cui mi concedo tutto quello che mi passa per la mente.
Ma non è un problema. In questo periodo l'abbigliamento largo e comodo è un vero toccasana.
Ci penserò  a settembre a rimettermi un attimo in riga... e a rientrare comoda nei miei jeans.
Il vero problema è che il mio stomaco è un pozzo senza fondo. Da sempre.
Ho sempre mangiato molto e mi piace praticamente tutto quanto è commestibile.
Ai matrimoni non rifiuto nessuna portata, e a volte mi concedo anche il bis.
Il mio Orso comincia a sospettare che dentro di me si nasconda un camionista... uno di quelli che incarnano lo stereotipo del camionista.
Ma fuori sono una donna. E questo mi basta.
Bhe... con tanto parlare mi è venuta voglia di un biscottino. Volete?



















200 gr farina
125 gr di mandorle + mandorle per guarnire
120 gr zucchero
125 gr burro
3 tuorli
scorza di 1/2 limone
1 cucchiaino scarso di cannella
1/2 bustina di lievito

 Passare nel mixer le mandorle e ridurle a farina. Mixare la farina di mandorle con la farina normale e il lievito, aggiungere la scorza grattuggiata, la cannella e lo zucchero e i tuorli. Lavorare brevemente con la punta delle dita. Aggiungere il burro precedentemente tagliato a dadini e lasciato ammorbidire e lavorare brevemente cercando di toccare il meno possibile la pasta.
Formare un panetto e far riposare per 30 minuti in frigorifero.
Prendere l'impasto. Staccare una quantità grande quanto una noce, appiattire la pallina con le mani, Disporre su una teglia e guarnire con una mandorla. Procedere così per tutto l'impasto.
Mettere in forno preriscaldato a 180° per 15/20 minuti.

lunedì 25 luglio 2011

hamburger di trota con panatura di mandorle e corn flakes e carote alla salvia

Oggi inizia davvero il conto alla rovescia prima della partenza per la Malesia.
Devo ancora comprarmi i libri.
Oggi se riesco farò un salto in libreria a spulciare alla ricerca di qulcosa di bello a leggere e  da abbandonare strada facendo.
Mi piace abbandonare libri in giro per il mondo.
Mi piace anche trovare libri nelle case di vacanza e negli hotel.
Mi piace pensare che non muoiano abbandonati in uno scaffare della libreria di casa.
I libri belli devono circolare e diffondersi!


2 hamburger di trota (o comunque di pesce)
10 mandorle 
2 cucchiai di corn flackes (non zuccherati!)
olio
carote
2 foglie di salvia
burro

Tritare le mandorle e schiacchiare grossolanamente i corn flakes. Mischiare e passarvi gli hamburger di trota per creare una panatura.
Mettere in una padella antiaderente e cuocere con un po' di olio a fuoco medio.
Nel frattempo tagliare le carote a listelle sottili. Metterle in padella con un po' di burro e la salvia e portare a cottura aggiungendo un po' di acqua. Salare. 
Impiattare hamburger e carote e guarnire con un paio di mandorle.

domenica 24 luglio 2011

gelato allo yogurt e albicocche

Oggi ho scoperto di avere un anno in meno.
E' da un paio di anni che mi succede di non ricordare esattamente la mia età.
Chissà perchè la mia mente mi fa questo scherzo. Forse è il suo regalo di compleanno!
Il passare del tempo non mi mette ansia. Mi piace vedere il mio corpo e il mio viso che piano piano si modificano per sottolineare i miei piccoli cambiamenti interiori. Mi piace il divenire.
Mi piaciono le cose che non durano in eterno.


5 albicocche grandi
2 cucchiai di fruttosio (o 3 cucchiai abbondanti di zucchero)
2 misrini di latte in polvere (facoltativo)
1 cucchiaio di maizena (facoltativo)
3 cucchiai di acqua
100 g di latte parzialmente scremato
170 g di yogurt greco

Togliere il nocciolo alle albicocche, tagliarle a pezzetti e metterle in un pentolino.
Aggiungere il fruttosio, la maizena e il latte in polvere, un po' di acqua (circa 3 cucchiai) e far cuocere qualche minuto a fuoco basso per ammorbidire le albicocche e far sciogliere lo zucchero.
Ridurre a crema usando un frullatore a immersione. Lasciare raffreddare e far riposare in frigorifero per un'oretta.
Stemperare lo yogurt greco aggiungendo il latte poco alla volta. Aggiungere la purea di albicocche.
Mettere in gelatiera finchè non si addensa (per me 40 minuti).
Io l'ho servito con degli amaretti sbriciolati. Delizioso abbinamento.

Ho usato il fruttosio perchè ho letto che ha un punto di congelamento inferiore a quello del saccarosio comune. Il latte in polvere e la maizena li ho usati per aumentare la cremosità, ma non sono assolutamente obbligatori, soprattutto se avete intenzione di mangiare il gelato appena fatto.

venerdì 22 luglio 2011

bignè al formaggio ripieni di crema di pollo profumata al timo

Prendere decisioni importanti non è il mio forte. Sono troppo impulsiva.
In questi giorni però mi tocca (ci tocca perchè la cosa riguarda anche il mio Orso).
E allora divento un po' nervosa combattuta nel tentativo di non sognare troppo e rimanere con i piedi per terra. Spero che oggi possa essere il giorno della svolta, ma dubito.
Credo che essendo venerdì dovrò rimanere nell'attesa almeno fino a lunedì.
Cerco di mettermi il cuore in pace.
E allora mangio cose sfiziose che distraggano la mia pancia dai miei pensieri.


PER I BIGNE'
150 g di farina
250 g di acqua
100 g di burro
130 g di formaggio grana grattuggiato
4 uova
sale e pepe bianco

In una piccola casseruola mettere l'acqua, il burro, il sale e il pepe. Accedere il fuoco. Quando l'acqua inizia a bollire aggiungere la farina mescolando con forza finchè il composto non si stacca dalle pareti. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare completamente.
Incorporare all'impasto un uovo alla volta (è importante che venga incorporato solo un uovo alla volta e che ogni volta il composto venga lavorato bene per farlo assorbire) mescolando con energia un cucchiaio di legno. Aggiungere anche il formaggio sempre mescolando.
Usando due cucchiaini formare delle palline (un cucchiaino serve per prendere la pasta, l'altro per staccarla) e disponetele un po' distanziate sulla teglia appena appena imburrata (non va imburrata troppo perchè altrimenti la pasta non fa presa e fatica a gonfiarsi). Mettere in forno preriscaldato a 180° finchè i bignè si sono ben gonfiati e leggermente dorati. Una volta cotti spegnete il forno, aprite leggermente lo sportello e lasciate che raffreddino in forno.

PER LA CREMA
- 1 confezione di formaggio spalmabile tipo philadelphia (io in versione light)
- una confezione di 100 g di cubetti di pollo (io quelli già pronti della Aia)
- una spruzzata di timo

Passare nel mixer i cubetti di pollo fino a ridurli a crema. Unire il formaggio spalmabile mescolando delicatamente e insaporire con un po' di timo. Non serve salare perchè il pollo confezionato è già sufficientemente salato. Usare la crema per farcire i bignè.

Io ho scelto di tagliare i bignè e riempirli a panino perchè non ho una siringa adatta.
I bignè possono essere fatti anche il giorno prima e messi in un contenitore di latta. Il giorno dopo saranno come nuovi.

giovedì 21 luglio 2011

spezzatino al latte al profumo di mirto

Orso sta cercando di smettere di fumare.
Io sto cercando di sopravvivere alla sua decisione.
Irascibile, intrattabile e aggressivo... mi sta rendendo la vita davvero difficile.
Sono contenta di questa sua scelta e lo appoggio in tutto, ma spero che questa fase passi presto.
Non sentire più odore di fumo ogni volta che vado in bagno per me è già un premio.
In onore suo e alla sua forza di volontà oggi posto la ricetta di un piatto che ha il profumo della sua terra.


400 gr di spezzatino 
1 cipolla
1 bicchiere di latte scremato
un rametto o due di mirto
farina 
olio
sale e pepe

Infrinare la carne e rosolarla in una padella calda con un po' di olio. Togliere la carne dalla padella. Nello stesso olio cuocere la cipolla tagliata a fettine per 5 minuti e aggoingere di nuovo la carne. Aggiungere il mirto e il bicchiere di latte. Cuocere a fuoco basso per 50 minuti coperto per metà dal coperchio. A metà cottura aggiungere sale e pepe.
Servire caldo.

Il mirto in rametti è una cosa che ho scoperto per caso poche settimane fa quando sono andata in vacanza in Sardegna nella zona di Cagliari. Non si trova ovunque, per cui metto il link del negozio on line dove potete reperirlo... sperando che la grande distribuzione italiana prima o poi si accorga di quanto male sta facendo alla cultura del cibo!

Questo invece è il link della casa produttrice  http://www.zafferanoitria.it/SANDRO/index.htm

mercoledì 20 luglio 2011

crostata alle mandorle con confettura di pesche tabacchiera

Stanotte ho dormito benissimo. Stamattina sono sveglia come un grillo.
L'aria qui a Milano è frizzante. La giornata sembra splendida.
Sembra quasi domenica. E allora per festeggiare... TORTA!


PER LA MARMELLATA DI PESCHE
5 pesche tabacchiere (circa 400 gr)
150 gr zucchero

Lavare le pesche, sbucciarle, denocciolarle e metterle in un tegame coperte con un po' di acqua. Far cuocere finchè non si saranno ammorbidite. Aggiungere lo zucchero e lasciar cuocere continuando a mescolare e cercando di ridurre in poltiglia i pezzetti di pesche. La confettura è pronta quando, versandone un cucchianino su un piatto inclinato, la confettura faticheà a scendere.

CROSTATA
200 gr farina
125 gr farina di mandorle
120 gr zucchero
125 gr burro
3 tuorli
scorza di 1/2 limone
1/2 bustina di lievito
confettura di pesche
1 pizzico di sale

Setcciare le due farine e il lievito sul piano di lavoro, formare un incavo al centro e mettervi i tuorli, il sale, lo zucchero e la scorza di limone grattuggiata.
Amalgamare. Aggiungere il burro a dadini ammorbidito a temperatura ambiente. Lavorare rapidamente con la punta delle dita. Formare un panetto e mettere a riposare in frigorifero per mezz'ora avvolto nella pellicola trasparente.
Imburrare uno stampo da crostata. Stendere la pasta frolla e metterla sul fondo della tortiera. Mettere sopra la pasta la marmellata di pesche e decorare con gli avanzi della pasta frolla.
Mettere in forno a 180° per 40 minuti.

martedì 19 luglio 2011

pasta fredda con gamberi, pomodorini e avocado

Settimana scorsa avevamo a cena un paio di amici che hanno deciso di unirsi al nostro viaggio estivo.
Mi hanno resa felice. Sono due persone splendide e sono davvero contenta di fare questa avventura con loro.
In occasione della cena avevo preparato quasi tutto la sera prima perchè lavorando non avrei avuto tempo di fre tutto la sera stessa. Tra le varie cose questa pasta dal sapore molto estivo e un po' esotico.



















PER LA PASTA
280 gr pasta (farfalle)
20 gamberi (cotti al vapore)
pomodori ciliegini
1 avocado
2 lime
erba cipollina
peperoncino
olio

PER IL FINTO GUACAMOLE (finto perchè è veramente ridotto all'osso)
1 avocado
1 spicchio d'aglio
1 lime
peperoncino

Far cuocere la pasta. Terminata la cottura scolarla e metterla sotto il getto dell'acqua fredda per raffreddarla. Condirla 10 dei gamberi sgusciati e tagliati a pezzi, pomodorini e metà avocado tagliato a dadini. Irrorarla con olio, succo di un lime e 1/2 erba cipollina e un pizzico di peperoncino. Rimstare bene e guarnire con i rimanenti gamberi, qualche pomodorino e il mezzo lime avanzato tagliato a fettine.
Preparare la crema di avocado (facoltativa) schiacciando in un piccolo mortaio la polpa di un avocado e uno spicchio d'aglio. Aggiungere un po' di sale, olio, il succo di un lime e "abbondante" peperoncino.
P.s.: non mischire la crema di avocado con la pasta (diveneterebbe una poltiglia) ma servirlo a parte (per intingere i gamberi o la pasta o qualsiasi cosa si trovi a disposizione ;)..)

domenica 17 luglio 2011

fresco più fresco: prosciutto e sorbetto di melone

Oggi mi sono svegliata di un umore un po' nero.
Non sono triste, nemmeno arrabbiata.
Forse la parola più adatta sarebbe contrariata.
Ma è una parola che non uso mai perchè indica una mezza misura, e purtroppo io non vado molto d'accordo con le mezze misure...quindi non vado d'accordo nemmeno con la parola contriata.
Vorrei essere arrabbiata perchè il malumore viene nascosto dalla furia. Poi la furia passa e la vita è come nuova. Va bhè. Passerà.
Nel frattempo posto il mio primo esperimento riuscito con il gelato (ho da poco comprato una gelatiera e sto ancora studiando).


RICETTA
1 melone (circa 1 kg)
2 cucchiai di zucchero semolato
1 cucchiaio di fruttosio
2 cucchiai di miele millefiori
1 cucchiaio di succo di limone
4 cucchiai di acqua
1 albume
prosciutto crudo

Mettere lo zucchero, il fruttosio, il miele, il limone e l'acqua in un pentolino e scaldare a fuoco basso. Portare a bollore e lasciar sobbollire per un minuto senza girare. Lasciare raffreddare lo sciroppo ottenuto.
Lavare il melone, tagliarlo a metà, togliere i semi e svuotarlo della polpa (ovviamente mettete la polpa in una ciotola perchè vi servirà).
Capovolgere le bucce di limone e lasciarle scolare su della carta da cucina assorbente.
Frullare il melone e aggiungere lo sciroppo.
Montate l'albume a neve e aggiungetelo al composto con movimenti dal basso verso l'alto.
Mettere il composto nella gelatiera (nella mia 40 minuti).
Una volta pronto il gelato riempire i due gusci di melone, livellare e mettere a solidificare per una notte. Tirate fuori il gelato 10 minuti prima di servire. Tagliare a spicchi (io ne ho ricavati in tutto 4 spicchi perchè la buccia congelata è un po' difficile da tagliare) e servire accompagnato da fette di prosciutto crudo.

Il cucchiaio di saccarosio e il miele servono per non far diventare troppo duro il gelato quando lo mettete in freezer. Potete evitare di mettere il saccarosio, ma nel caso aggiungete un cucchiaio abbondante di zucchero.
Non abbiate paura di mettere questo sorbetto nel congelatore. Non diventa marmo! Bastano davvero pochi minuti fuori dal freezer per farlo tornare come nuovo. Se non avete intenzione di metterlo nel melone lasciatelo ammorbidire un po' di più e dategli una girata prima di servirlo.

sabato 16 luglio 2011

ogni promessa è debito: come piegare la pasta brick

Evviva oggi è sabato! Ancora due soli we e poi finalmente si parte.
Non ci posso fare a meno, la mia testa fa scattare in automatico il conto alla rovescia.
Vedere cose nuove è la cosa che più mi emoziona.
Eppure i cambiamenti mi spaventano e mi mettono ansie, ma non potrei mai vivere una vita che si ripete ogni giorno uguale all'altro.
Amo vivere una routine creativa: una solida base rassicurante con qualche sprizzo di cambiamento.
Quindi tutto quanto è diverso da me è fonte di ispirazione.
In cucina questo si traduce in un interesse verso qualsiasi cucina.

Un paio di giorni fa postando gli involtini di pasta brik ho rimandato a un successivo post il vade mecum su come si piegano. Non mi piace far aspettare e tantomeno fare promesse a vuoto.

Metodo 1:


Metodo 2:
Metodo 3:

venerdì 15 luglio 2011

agnello saporito alle acciughe

Lui ogni mattina vorrebbe andare in palestra, così si prepara le cose, le appoggia sul tavolo e si mette tranquillo. La sera prima mi chiede: "Secondo te domani mattina vado?". Risposta: "No amore, secondo me no". E lui: "Ok. Punto la sveglia!". Passa la notte, che con questo caldo è un po' insonne. Lui russa. Io gli tiro piccoli calcetti per farlo girare. In un baleno arrivano le sei e la sveglia suona. Lui spegne la sveglia e si rimette a dormire. Io sono sveglia. Gli occhi gonfi di caldo e di sonno. Provo a rigirarmi un po' ma ormai la giornata è giorno. Quando c'è luce per me è giorno. Ed eccomi qui a scrivere e a pensare che devo risistemare le sue cose della palestra.
Ci starebbe bene la ricetta dello stracotto per simboleggiare la mia pazienza, e invece no. Oggi agnello.


agnello (tagliato in pezzi piccoli... possibilmente costolette)
6 acciughe sott’olio
1 spicchio d’aglio
peperoncino
1 rametto di rosmarino
1/2 bicchiere di vino bianco secco
farina (q.b. per infarinare l’agnello)
olio extravergine d’oliva
olive
sale

Tagliare l’aglio a fettine e metterlo in una padella antiaderente con dell’olio, un po’ di peperoncino e il rametto di rosmarino. Scaldare l’olio e aggiungervi l’agnello precedentemente passato nella farina. Far cuocere a fiamma viva su entrambi i lati per un paio di minuti. Bagnare con metà del vino bianco e aggiungere le acciughe stemperandoli con un cucchiaio di legno. Girare l’agnello e aggiungere il restante vino e portate a cottura. Servire subito decorando con qualche oliva.
Io l'ho mangiato con dei finocchi crudi in pinzimonio.

giovedì 14 luglio 2011

involtini di brik con carote e thaina

Non so voi, ma a me succede molo spesso che facendo la spesa sbaglio un po' le dosi, oppure compro qualcosa con l'intenzione di usarlo per fare una ricetta e poi mi passa la voglia o cambio idea, o più semplicemente devo finire cose avanzate in precedenza.
Ecco, la ricetta di oggi è un mix di tutto questo... la pasta brik è un rimasuglio di due post fa, le carote sono frutto di un acquisto esagerato e i cipollotti sarebbero dovuti servire per una torta.
Sono comunque molto soddisfatta del risultato ottenuto, anche se uno degli involtini mi si è  rotto perchè mentre lo riempivo ho risposto al telefono e la pasta brik ha assorbito troppo. Anche al mio Orso sono piaciuti tantissimo.


RICETTA

4 carote
2 mazzetti di cipollotti
2 coste di sedano (piccoline)
1/2 cucchiaino di harissa (salsa piccante mediorientale che vendono nei supermercati)
1 cucchiaio di thaina (se non sapete cosa sia qui lo spiego http://apiedinudisuldivano.blogspot.com/2011/06/baba-ghannouj-crema-di-melanzane-e.html)
succo di 1/2 limone
1 mozzarella
fogli di pasta brick
sale
olio

Far caramellare in un po' di olio le cipolle a dadini, le carore tagliate a rondelle e il sedano a dadini lasciando sul fuoco 20 minuti (aggiungere acqua se serve). Regolare di sale.
Togliere dal fuoco, aggiungere l'harissa, la thaina e il succo di mezzo limone e mescolare delicatamente per non spappolare le verdure. Lasciare intiepidire.
Nel frattempo tagliare a dadini la mozzarella.
Prendere un foglio di brik, metterci sopra un cucchiaio di verdure e 3 o 4 dadini di mozzarella.
Arrotolare (trovate le istruzioni sulla confezione ma se riesco posterò due o tre modi su come procedere) e friggere immediatamente.
Procedere con gli altri fogli brik.

mercoledì 13 luglio 2011

melanzane all'origano

Oggi mi sono svegliata con la voglia di una casa più grande. Non tanto di più, mi basterebbero 90 mq e un balcone, giusto per potere avere una camera in più e una cucina più grande dove non debba giocare d'incastro per mettere a posto le due cose che ho. E' vero che un po' è colpa mia perchè voglio una casa con spazi vuoti e un po' minimale, ma sono fatta così, le stanze sovraffollate mi mettono ansia anche se in alcuni casi le trovo deliziose. Ma non potrei mai vivere in una casa dove non ci siano spazi vuoti. Sono le mie bolle d'aria. Quelle che mi servono a rilassarmi.
Ma torniamo a noi e alla ricetta che voglio postare oggi... semplice semplice, comune ma non banale.


RICETTA
2 melanzane
1 pomodoro
1 spicchio d’aglio
capperi
olive
peperoncino
origano
olio, sale e pepe

Tagliare le melanzane a cubetti. In una padella mettere l’olio e aggiungere l’aglio e le melanzane. Lasciare dorare. Unire il pomodoro a pezzetti i capperi e le olive tritate con il coltello. Aggiungere l’rigano. Finire la cottura (circa 15 minuti). Aggiungere il peperoncino e salare.
(Con un po' più di sugo sono un ottimo condimento per la pasta!)

martedì 12 luglio 2011

involtini di pasta brick con ripieno di foglie di zucca e feta

Finalmente mi siedo. Domani sera abbiamo degli amici a cena e ho voluto preparare tutto oggi per non andare in ansia domani. Però ora sono stanca.
Mi limito a postare la ricetta di questi involtini che avevo fatto tempo fa mentre aspetto che cuocia lacrostata.


1 mazzetto di foglie e steli di zucca
1/2 confezione di passata di pomodoro
3 foglie di basilico
1 uovo
2 cucchiai di feta
peperoncino
pepe

Cuocere i gambi e le foglie di zucca in padella con un po’ di olio e la passata di pomodoro. Portare a cottura aggiungendo un po’ di acqua nel caso servisse. Aggiungere le foglie di basilico spezzettate con le mani e il peperoncino. Frullare con un frullatore ad immersione. Lasciare intiepidire. Aggiungere un uovo, la feta sminuzzata e il pepe. Mescolare bene. Prendere un foglio di pasta brick, mettere nella parte bassa due cucchiaio di ripieno, ripiegare prima l’arco sotto, poi i due lembi laterali formando una striscia larga una decina di centimetri arrotolare e friggere. Procedere finchè non si finisce il ripieno. Servire caldi.

domenica 10 luglio 2011

finocchi alla diavola

Sono tornata a casa. Ho un po' di nostalgia del mare ma sono contenta, anche se ora mi dovrò mettere a dieta per buttare giù il chiletto preso. Non che abbia mangiato molto, ma ho mangiato secondo le abitudini di mia sorella e dei bambini: molta pasta, molto pane e porzioni da dietologo di carne e verdure.
Praticamente il contrario di quello che faccio io.
Ma appena finisco questo post mi preparo ed esco a farmi la passeggiata più lunga del secolo e nel frigorifero mi aspettano solo piatti leggeri ma saporiti come questi finocchi alla diavola.


4 finocchi
4 acciughe
1 limone
1 cucchiaio di aceto
senape
olive nere
olio, sale e pepe

Tagliare i finocchi a spicchi. Far sciogliere le acciughe in un tegame con un po’ di olio. Aggiungere i finocchi, aggiungere un cucchiaio di aceto e mezzo cucchiaino di senape. Salare e pepare. Cuoere a fuoco basso aggiungendo acqua. Mettere i finocchi sul piatto di portata. Diluire il fondo con il succo di limone e versare la salsa sui finocchi. Decorare con qualche oliva.

Io li ho abbinati a del tonno alla griglia. 

venerdì 8 luglio 2011

Omelette al basilico


Oggi è il mio ultimo giorno di vacanza. Domani pomeriggio un aereo mi riporterà a Milano. Peccato. Devo ammettere che questa parte della Sardegna è davvero bella. Ma ho anche voglia di riabbracciare il mio Orso e la mia gattina.. E di ricominciare a cucinare. Magari anche cose molto semplici come questa omelette dello spessore di una crepe.

1 uovo
4 foglie di basilico
1 cucchiaio di latte
Sale
Formaggio fresco morbido (io squaqquerone) per farcire.
Poco burro per imburrare la padella.

Sbattere l'uovo con un po' di sale. Aggiungere il basilico spezzettato grossolanamente con le mani e il latte.
Imburrare una padella per crepe e mettelra sul fuoco pochi istanti (deve essere calda ma non bollente). Toglierla dal fuoco e versarvi l'uovo sbattuto con il latte. Muoverla in modo che il composto ricopra tutta la superficie. Rimettere sul fuoco per circa un minuto. Con l'aiuto delle mani o di una spatola togliere l'omelette dalla pentola e adagiarla su un piatto. Mettere al centro un cucchiaio di formaggio fresco. Ripiegare e mangiare subito.
A me piace molto. Sapore estivo e si fa in un nanosecondo!

martedì 5 luglio 2011

Confettura agua azul: mango e paparica

L'anno scorso ho fatto un viaggio in Messico. Chi mi conosce sa quanto mi è rimasto nel cuore. Gente ospitale e posti indimenticabili. Dallo Yucatàn fin quasi in Belize, da merida a puerto escondido passando per il chapas. Non mi sono fatta mancare nulla, nemmeno un'infezione intestinale presa il giorno prima del ritorno in un ristorante gestito da un italiano. Ironia della sorte perché durante tutta la vacanza ho mangiato di tutto e ovunque comprando anche dalle signore che aspettano gli autobus con vassoi pieni di ogni specialità messicana. C'è pero' un posto che vi racconto con questa ricetta. E' Agua Azul: una serie di piccole cascate che creano delle piscine naturali. Se ci si va nel periodo giusto l'acqua è azzurrissima, ma non era così quando ci sono andata io. La cosa che mi è rimasta impressa è stata la bancarella del mango. Te lo vendevano su uno stecchino e lo tagliavano in modo che sembrasse una rosa e, qui viene il bello, lo spolveravano o di cannella o di paprica. Non potevo che scegliere l'accostamento più improbabile. E' stata una scelta giusta.


1 mango (450 gr) ben maturo
250 gr zucchero
Paprica dolce

Sbucciare il mango. Separare la polpa dal nocciolo. Tagliarla a piccoli pezzi e metterla in un pentolino con tre cucchiai di acqua. Far cuocere a fuoco basso fino a renderla morbida. Schiacciarla con una forchetta per ridurla a purea e aggiungere lo zucchero. Continuando a mescolare far cuocere finchè non raggiungerà la consistenza giusta (mettendone un pochino su un piatto freddo deve faticare a scorrere). Aggiungere un cucchiaino scarso di paprica. Mettete in un barattolo a chiusura ermetica e far raffreddare a testa in giú per creare il sottovuoto.
Assaggiate, chiudete gli occhi e sognate di essere in Messico.

domenica 3 luglio 2011

Moscardini in umido

In questi giorni sono latitante. Complice la mancanza di connessione stabile a internet mi sto disintossicando dai computer. Da un lato la cosa mi piace, dall'altro mi sento un po' isolata, forse perché qui non c'è molto a parte il mare e la pace. Per andare al supermercato o all'edicola o anche solo per un gelato serve la macchina. In questi casi avere uno Smart phone è utile anche se non indispensabile.
Questa è la prima ricetta che posto dal telefonino. Un classico da mare.



500 g di moscardini
2 pomodori maturi
Aglio
Prezzemolo
Pereroncino
Olio
Sale
Pepe

Pulire i moscardini. Scaldare un po' di olio e farvi imbiondire uno spicchio d'aglio e il peperoncino. Togliere l'aglio e aggiungere i moscardini e lasciarlo cuocere per 5 minuti. Toglierli dalla pentola e far cuocere i pomodori tagliati a pezzi e cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Rimettere in pentola i moscardini e far cuocere altri 10 minuti. Aggiungere il prezzemolo.
Sono buonissimi anche freddi.

venerdì 1 luglio 2011

finocchi in rosa: al pompelmo rosa e aceto balsamico

A volte succede che torni a casa e il frigorifero è praticamente vuoto.
Le poche cose che ci sono da sole sono troppo tristi per toglierti la fame nervosa.
In questi casi si provano nuovi accostamenti.
E' quello che mi è successo una settimana fa con questi finocchi, che sono diventati il must della mia estate appena iniziata.


1 finocchio
mezzo pompelmo rosa
sale, olio
aceto balsamico

Tagliare il finocchioa fettine. Sbucciare il pomplelmo con l'aiuto di un coltello. Tagliare il pompelmo a fette alte mezzo centimetro. Impiattare, salare e condire con un po' di olio e aceto balsamico.

Con questa ricetta partecipo al simpatico Contest di La Fata Golosa
http://lafatagolosa.blogspot.com/2011/05/il-contest-della-fata_27.html#comments